Aladdin | La recensione

Era il 1992 quando Aladdin, trentunesima pellicola ispirata al celebre racconto Aladino e la lampada meravigliosa della raccolta Le Mille e una notte, fu proiettato sul grande schermo.

Così, dopo ventisette anni, torna nelle sale oggi 22 Maggio il classico firmato Disney in chiave live-action, conquistando addirittura il titolo di migliore tra quelli visti finora.

Le uniche critiche sollevate, ad oggi, poggiano su un’inadeguata campagna promozionale che, a mio avviso, potrebbe essere il reale punto di forza. Dopo le tendenze disneyane di ridurre tutto il patrimonio inestimabile della nostra infanzia a live-action, obbligandoci a pregare affinché qualche operatore hollywoodiano decida di investire il suo tempo in sceneggiature originali, arriva una brezza d’estate a scompigliarci le idee. 

Sì, perché Aladdin diretto dal regista inglese Guy Ritchie (Snatch, Sherlock Holmes) gioca sulle corde emotive, rispettando i limiti di un film che tutti i 90s kids lì fuori hanno impresso nel cuore e nella mente. Contenuto, pulito, il regista riesce addirittura a migliorare alcuni punti narrativi giocando sulla nostra nostalgia. 

Così nei panni del povero ragazzo di Agrabah, c’è il canadese Mena Massoud, 27 anni di origine egiziane, al suo primo ruolo da protagonista con un sorriso che mette tutti d’accordo. 

La principessa Jasmine è Naomi Scott, attrice londinese di origini indiane, che ha conquistato notorietà con il ruolo di Kimberly Hart nel film Power Rangers. 

Last but not leastWill Smith interpreta il Genio blu della lampada, con la vitalità e l’ironia che lo contraddistinguono dai tempi di Will, il principe di Bel Air. 

Per Jafar è stato scelto l’attore olandese di origine tunisine Marwan Kenzari,  bello e sexy – fin troppo – che resta un personaggio in potenza di questa versione, in coda alle performance dei suoi colleghi. 

Ricapitolando, cosa c’è da aspettarsi in Aladdin 2.0? È una versione godibile, dove si canta e si accennano passi di danza – ndr: l’arrivo del Principe Alì, nello slang americano, potrebbe essere riassunto con un too much saucema che non è abbastanza. Non c’è nessun nuovo mondo o la creazione di un cult rivisitato.

Aladdin di Guy Ritchie è nei cinema da oggi 22 Maggio per Walt Disney Italia. 

Consapevoli dell’uscita di The Lion King il prossimo Agosto, colgo l’occasione ancora una volta per ribadire la mia posizione su un tema scottante e attuale. Speriamo che il 2019 sia l’anno del tramonto dei live-action Disney. Abbiamo bisogno di Cinema, ma di CINEMA NUOVO.