Oggi è Natale. Oggi starò con la mia famiglia che vive a Toronto, lato paterno perché tutti abbiamo un parente in Canada. E c’è tanta gratitudine mentre lo scrivo, perché Natale si fa in famiglia.
Oggi pensavo che è stato un anno intenso dove ho viaggiato molto e non solo per vacanza. Ho visto tre continenti, ho distrutto un paio di air max e di stivali senza marca made in Italy, ho fatto anche una valigia con 7 tshirt e due pantaloni perché ero esausta di tutto e di tutti.
Oggi mi sono ricordata che ho trascorso Pasqua in Giappone, i compleanni di mamma, fratello maggiore e il sessantesimo di papà in Canada. Ma anche il mio e Ferragosto. Ho perso lauree, battesimi e party di amici. E perderò Capodanno perché sarò in volo verso l’Italia.
Oggi mi sono fermata un momento solo per chiedermi: ma ne è valsa la pena? Sì, fuori discussione. Allo stesso tempo, però, più che fare i classici auguri accompagnati da un “ci vediamo tra una settimana”, voglio chiedere scusa alla mia famiglia e a tutti gli amici che mi hanno dimostrato fino a questa mattina il loro affetto incondizionato e il loro supporto. Voglio chiedere scusa per aver “perso” il tempo con loro per giocare questa difficile partita col mio futuro. E anticipo anche le scuse per i prossimi anni perché sono certa di perdermi ancora molto, avendo scelto questo come “my place”.
Il mio pensiero oggi, come ieri, è per voi. Ci vediamo tra una settimana. A CASA.
Scusa, Grazie, Vi Amo.
Isa