Lettera a R.
Siamo figlie di gente del Sud che si è fatta da sola. Siamo figlie di gente che non si è arricchita sulle spalle degli altri e ha costruito una fortezza circolare. E poi ci ha detto “E’ la famiglia!”. Siamo figlie di gente che sa insegnare il valore di lavoro e sacrificio, senza farci mancare nulla.
Siamo figlie di brava gente. Ma siamo anche figlie vicine ai 30 che hanno tanti occhi puntati addosso, come se le pressioni sociali non bastassero.
Siamo figlie con due grandi passioni e una sconfinata voglia di vivere. Siamo figlie che sanno la differenza tra comparsa e protagonista.
Ora. Se solo vivessimo in un paese civile, coerente, tollerante, onesto, ti direi di cercare lì il tuo posto nel mondo. Ma non è così. Siamo Figlie di un Paese malato che nessuno vuole curare. Siamo figlie di un Paese che ci dava per morte perché tanto vale morire se NON POSSIAMO SCEGLIERE COME VIVERE.
Quando l’Italia non ti basta, prenditi il mondo. Qual è il senso di una vita arrangiata su pressioni e pretese? Che senso avrebbe quel sacrificio da profondo Sud che ci scalda dentro?
Scegli ora, perché dopo diventi solo conseguenza. Scegli ora, perché IL TEMPO è la cosa più preziosa che abbiamo. Scegli ora e metti le cuffie quando le parole degli altri ti feriranno. Incomprensione e paura si autodistruggono con la prima stagione di nostalgia.
You’ve come so far. Don’t Stop for anything.
Milk