Ho preso la metro gialla e sono scesa ad Union Station. L’ultima volta era il 2015, forse. Non ricordavo quel neon magenta all’uscita e poi tutto si è ricomposto nella mente.
L’ultima volta era il 2015, sì. Ricordo tutto di quella notte, l’after a casa tua. La testa contro il quadro dei Ramones, di fronte il letto, ed io ancora nuda che urlo ‘È LA MIA SVOLTA POP’. Abbiamo riso tanto.
L’ultima volta era il 2015 e la mattina hai preteso una colazione insieme perché ‘Esistono due categorie di persone, caro mio. Quelle con cui faccio colazione e quelle che LATTE E SANGUE, si dice da me a Minturno’. E tu sei finito nella prima.
L’ultima volta era il 2015 e tu sei rimasto seduto lì, al bar. Ho attraversato la strada con i tuoi occhi sul culo. Non ci siamo promessi nulla, forse perché avevi già capito che sarei partita.
Stasera ho preso la metro gialla e sono scesa ad Union Station. Volevo dirti che, cazzo no, non l’ho mai fatta quella svolta pop.