Il 10 luglio ho partecipato all’apertura di Cinecittà World per la stampa –il pubblico dovrà aspettare il prossimo 24 luglio – e la prima parola che mi viene in mente è famiglia.
Cinecittà World è il primo parco a tema d’Italia dedicato interamente al cinema e legato alla storia degli Studios di Via Tuscolana, dai quali dista circa 25 chilometri (non è dentro Cinecittà studios ma a Castel Romano, ve lo ripeto perché molti fanno ancora confusione su questo punto).
E’ stato disegnato dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti, mentre la colonna sonora è affidata ad un altro Oscar e genio italiano: Ennio Morricone. A lui, peraltro, è dedicata l’area western del parco ‘Ennio’s creek’. Entrambi sono stati presenti durante l’anteprima per confermare quel vero divertimento da oscar, come recita lo slogan.
Ennio Morricone e la moglie Maria
Oltre 20 attrazioni, 8 set cinematografici, 4 teatri per spettacoli tra cui lo show permanente Enigma, 4 ristoranti tematizzati e diverse aree relax.
Ora non vorrei svelarvi troppi particolari perché con le foto ed il trailer – alla fine del post – potrete già farvi un’idea su questo magico viaggio in Cinecittà World. Mi preme rilevare, invece, quel concetto iniziale di famiglia, il segreto e la chiave di successo dei nostri studios e di questo parco.
Ho avuto il piacere di partecipare alla conferenza stampa di CCW (Cinecittà World) dove sono intervenuti il Maestro Dante Ferretti, Luigi Abete (presidente IEG –Italian Entertainment Group, la società che ha effettuato l’investimento insieme Haggiag e Generali Properties), Emmanuel Gout (Presidente di Cinecittà Parchi SpA) e Riccardo Capo (Direttore Generale Cinecittà World). Ognuno di loro ha messo in risalto l’importanza del progetto e dell’investimento sia per il nostro Cinema che per il nostro Paese; la realizzazione del parco ha consentito, infatti, l’occupazione diretta e indiretta di circa 1000 addetti, di cui il 60% si trovava in una situazione di inoccupazione.
In foto: Aurelio De Laurentiis, Dante Ferretti, Luigi Abete e Emmanuel Gout davanti l’Erawan. L’elefante è stato interamente scolpito a mano.
Ma su questo aspetto troverete articoli su articoli e non ha senso ripetersi. Io voglio proprio parlare di tutto quello che mi ha colpito maggiormente, forse perché un aspetto solitamente trascurato durante eventi così importanti: gli altri componenti della famiglia.
Dopo la conferenza ho abbandonato il gruppo stampa per seguire il mio caro Walt Disney – Andrea Masci, lo stesso con cui visitai gli Studios in primavera, periodo in cui stava lavorando proprio alla messa in opera di questo parco. Ed è così che ora dopo ora, attrazione dopo attrazione, sono stata catapultata nei racconti di tanti giovani ragazzi: dai tecnici delle luci ai pittori di scenografia passando per ingegneri, coordinatori aree, amministratori, fino ad arrivare allo stesso Maestro Ferretti.
Andrea Masci e il Maestro Dante Ferretti sul set 2 – Cinecittà Street
E’ stato il giorno dei sorrisi, della felicità, dell’emozione negli occhi di questi ragazzi per i calorosi applausi ricevuti dalla stampa durante la visione delle attrazioni. Ma è stato anche il giorno dei ricordi di tutti gli anni di lavoro trascorsi in quella location e dello stupore nel veder cresciuto un “figlio” così velocemente, che dopo solo due settimane sarebbe stato condiviso con il mondo intero.
Persone che non riuscivano a godersi fino in fondo neanche il giro sulle attrazioni adrenaliniche (Erawan, Altair, Aktium, Darkmare) a metri e metri di altezza, perché troppo concentrate ad osservare dettagli invisibili ai più per un’ulteriore rassicurazione.
Altair, attrazione adrenalinica dedicata alle grandi saghe cinematografiche di fantascienza
Capite perché è stato inevitabile incantarsi di fronte l’umanità e la professionalità della squadra-famiglia di Cinecittà World? Capite se vi dico che prima di essere un parco a tema è Bellezza nell’Intero?
Ho compreso il senso profondo e autentico di questa Bellezza, solo mentre varcavo la Porta di Cabiria poco prima della mezzanotte. Lo stesso momento in cui Andrea mi ha detto: ‘Ci sono stati momenti felici e momenti duri durante la lavorazione di questo lungo progetto. Sicuramente quelli felici erano tutte le mattine col sole in cui sentivo il sapore della terra in bocca’. Il sapore della terra in bocca in un posto con 125 ettari di terra e fango sotto il cielo terso significava lavoro, un ottimo lavoro di squadra. Significava coordinamento dei dipendenti delle numerose ditte coinvolte per dar vita ad una nuova e importante sfida che ha visto l’unione dell’Intrattenimento col Cinema. Lo stesso Cinema che da quasi un secolo è stato associato al nostro Nome e al nostro Genio. Quel posto eterno dove finiscono i nostri sogni e che oggi ha una nuova realtà Made In Italy che si affianca alle altre: Cinecittà World.
Trailer Cinecittà World – The design of dream