In un futuro non troppo distante, l’umanità sta imparando ad adattarsi ad ambienti sintetici. L’evoluzione porta gli umani oltre lo stato naturale e produce una metamorfosi, alterando il loro corredo biologico. Mentre alcuni accolgono le illimitate possibilità del “transumanesimo”, altri tentano di fermarlo. Ma la “sindrome da evoluzione accelerata” si diffonde rapidamente.
Presentato al Festival di Cannes 2022 ed in uscita nelle sale italiane il prossimo 24 Agosto, il nuovo body horror movie del maestro di Toronto condivide il titolo con un altro film che lo stesso regista ha realizzato all’ inizio della sua carriera, nel 1970.
Crimes of the future (2022) ha tutte le caratteristiche che i fan del regista desideravano trovare nel nuovo progetto: idee provocatorie e immagini ripugnanti con una narrazione distaccata. A volte non proprio fluida da seguire, ad essere sinceri.
Viggo Mortensen interpreta Saul Tenser. All’inizio, viene svegliato da un lungo sonno dalla sua bella e misteriosa assistente, Caprice (Léa Seydoux). È un uomo stanco e debilitato, il cui corpo autoproduce organi che poi vengono estratti durante perfomance, condotte insieme alla sua partner Caprice e donati, successivamente, ad un ufficio governativo segreto.
Gli uomini “mutanti” non provano più emozioni, pertanto, due agenti del National Organ Registry (in segreto ed orwellianamente Unità del Buoncostume) – interpretati da Kristen Stewart e Don McKellar – indagano sugli esperimenti di Saul nel controllare e manipolare il suo corpo.
Crimes of the future (2022) è un progetto intrigante, ancorato nelle radici del regista canadese e della tragedia greca, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Ricco di idee, in fondo, come l’evoluzione dell’uomo e del pianeta in relazione alla tecnologia , la dialettica dell’identità, il potere salvifico dell’arte.
Per concludere, con una delle battute più frequenti nel film,
Surgery is the new sex .
E chi sono io per contraddire il caro David Cronenberg.