di Fabiola Palumbo
The Negro Motorist Green Book è una guida turistica ideata nel 1936 e curata dall’afroamericano Victor Hugo Green e, dopo la morte dell’uomo avvenuta nel 1966, da sua moglie. In questa guida venivano elencate le strutture – quali ristoranti e alberghi – nelle quali erano ammesse le persone di colore. È proprio da essa che prende il titolo Green Book, l’ultimo splendido film di Peter Farrelly (Scemo & più scemo, Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene) con gli altrettanto splendidi Viggo Mortensen e Mahershala Ali.
Già vincitore di tre Golden Globe (Miglior film commedia o musicale, Migliore sceneggiatura e Miglior attore non protagonista) e candidato a cinque Premi Oscar (le stesse categorie appena citate a cui si aggiungono quelle di Miglior attore protagonista e di Miglior montaggio), Green Book è la storia vera di un’amicizia lunga più di 50 anni.
Nel 1962 la chiusura del Copacana obbliga l’italoamericano Tony “Lip” Vallelonga (Viggo Mortensen), uomo non esattamente raffinato, ma dotato di carisma, grande intelligenza e spirito pratico, a trovare un nuovo lavoro e diventa così autista e problem solver di Don Shirley (Mahershala Ali), famoso e talentuoso pianista afroamericano oltre che persona raffinata e coltissima. Il loro viaggio per il tour del musicista nel sud degli Stati Uniti durerà due mesi, periodo durante il quale avranno modo di scontrasi, incontrarsi, conoscersi l’un l’altro e conoscere loro stessi, gettando il seme per un rapporto fraterno che durerà per il resto delle loro vite. Moriranno entrambi nel 2013, a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro.
A lungo sognato e fortemente voluto dal figlio di Tony, Nick Vallelonga (che ha lo ha prodotto, sceneggiato e nel quale film si è anche ritagliato un ruolo), Green Book è un road movie e il racconto edificante dell’incontro di due anime belle e agli antipodi, continuamente in bilico tra commedia brillante in cui si ride di gusto e dramma da groppo in gola.
Viggo Mortensen sveste per 130 minuti il suo aplomb da vichingo per mettersi addosso 15 kg, una terza abbondante di seno e una pancia da ottavomesedigravidanzaconcluso
Potrebbe invece stringerla, per la seconda volta nel giro di tre anni, quel dono del cielo che è Mahershala Ali. Di un’eleganza e di una classe innate, bello come pochi uomini sulla faccia della terra, risulta difficile dopo aver visto il film pensare a un qualsiasi altro attore a ricoprire il ruolo del Dottor Shirley. Ali è stato capace di conferire al suo personaggio leggerezza e spessore, una cosa niente affatto scontata considerata la complessità del riferimento reale. Il pianista infatti era un uomo nero con caratteristiche atipiche per il suo tempo: istruito, ricco, colto, si era formato all’estero e aveva conosciuto in vita uno straordinario successo. Omosessuale in un periodo storico in cui esserlo era ancora più difficile e scomodo di oggi, si sentiva rifiutato e fuori posto ovunque: voluto e non voluto tra i ricchi uomini bianchi presso i quali si esibiva e guardato con sospetto dalla “sua” gente. “Sono contento che il suo nome, il suo lavoro e il suo talento si diffonderanno nel mondo attraverso questo film”, dice di lui Nick Vallelonga.
La chimica tra i due attori è evidente ed è con ogni probabilità uno dei punti di forza di Green Book. A loro va aggiunta una brava e bella Linda Cardellini che interpreta Dolores, l’amatissima moglie di Tony, alla quale il marito scrive semplici e allo stesso tempo tenerissime lettere d’amore (“Sto mangiando ottimo cibo, quindi non preoccuparti per me. Baci Nicky e Frankie per me. Ti amo moltissimo. Tony. Ti ho detto che non so scrivere lettere. Ha Ha...”).
Il viaggio sulla Cadillac Coupe de Ville di Tony e del Doc Shirley non attraversa solo strade fisiche, ma taglia di netto anche temi come i pregiudizi razziali, la sessualità, gli stereotipi che ingabbiano, rendendo questo un film sensibile, realista e – purtroppo – ancora attuale, capace di farci riflettere sui limiti e sulle pecche della nostra società.
Una riflessione che rattrista, è vero, ma che è pure foriera di aspetti positivi: la conoscenza di qualcosa che è diverso e altro da sé e che ci cambia, in positivo, perché grazie al diverso scopriamo qualcosa di nuovo di noi. Solo così possiamo uscirne arricchiti. Sempre.
Distribuito da Eagle Picture e Leone Film Group, Green Book è al cinema dal 31 gennaio.