Restare positivi non è semplice, soprattutto quando i giorni trascorrono nell’apatica routine IG – Facebook – chiamate su Skype, Dingtalk, Zoom, film sul divano, letto. Quanto vi manca la vostra vita passata ? Ed i vostri sogni?
Non riesco più a sognare. O meglio, la sera è il momento in cui cado in preda al panico e cerco di immaginare un futuro luminoso – non che sia difficile se comparato con quello che stiamo vivendo. Poi, rinuncio. Tachicardia, sudorazione, mal di testa e capisco che è meglio lasciar perdere. Prendo l’iPhone e scorro la galleria per ricordarmi tutto quello che l’ Innominato- 19 ci ha portato via. Esisteva una vita prima della pandemia e non ci bastava. Avevamo tutto, ma non era abbastanza.
Ieri l’illuminazione: perché ostinarmi in questa direzione ostinata e contraria? Non ha senso focalizzarsi su ciò che non possiamo controllare. In questo momento, siamo in grado solo di fare una scelta: restare a casa vs. uscire. Restare casa significa scegliere di sopravvivere, evitare contagi, #flattenthecurve, portare a casa questo anno bisesto maledetto, che si è presentato subito con la tragedia di Kobe.
Ho capito l’obiettivo: portiamo a casa l’anno, teniamoci stretti la salute e speriamo di non veder soffrire le persone che amiamo.
Sono arrivata così allo step successivo: cosa fare con il tempo a disposizione? Voglio venir fuori da questo incubo, vero… ma voglio venirne fuori nella mia versione migliore. Voglio prendermi cura di me – fisicamente e mentalmente – perché trascurarsi è il primo segno di cedimento. Voglio leggere i classici della biblioteca di mio padre, vedere i film che, negli anni, amici e conoscenti mi hanno consigliato, studiare (sono iscritta al corso di Cinese dell’Istituto Confucio), allenarmi e, perché no, imparare a cucinare . Sì, su quest’ultimo punto sto ridendo anche io.
Stiamo vivendo una grande sfida, ma niente è per sempre. Passerà anche l’ Innominato-19 e resteremo noi. Iniziamo a pensare chi vogliamo diventare, perché questo è ancora sotto il nostro controllo. Se ognuno di noi investisse il proprio tempo per creare la migliore versione di sé, lasciando alle spalle cliché e paure, cosa potremmo trovare domani? Una comunità migliore da cui ripartire.
Ed eccomi qui, a mettere in pratica quanto detto con ciò che mi riesce meglio. Molti di voi mi hanno scritto per dei ‘consigli cinematografici’. Ho deciso che, ogni settimana, scriverò una lista di show, film, libro, album , prodotto skin e chi più ne ha più ne metta, che mi hanno particolarmente colpito.
Per questo primo giro di boa:
1.Miles Davis: Birth of cool , produzione Netflix, per scoprire la vera storia della leggenda del Jazz con filmati inediti ed interviste ad altre celebrità. Dopo immergetevi nell’ascolto di Bitches brew, please.
2. The two killings of Sam Cooke, produzione Netflix. documentario sul cantante soul Sam Cooke incentrato sul suo profondo interesse per i diritti civili che, probabilmente, fu causa della sua tragica scomparsa.
3.Willow è un film fantasy del 1988 diretto da Ron Howard e basato su un soggetto originale di George Lucas. Non serve aggiungere altro. Lo trovate su Disney +.
4. È uscito il primo singolo di Mustafa Ahmed, poeta Afro canadese di Toronto. Si intitola ‘Stay alive‘ ed è in loop da giorni sul mio account Spotify. Prodotto da Dukes e James Blake, insieme ad un video di King Bee Productions, Stay alive è un inno alla vita dedicato alla comunità di Regent Park, quartiere di Ahmed in downtown Toronto, nell’area di Cabbagetown.
Stay safe, stay positive… and good things will happen.