The French Dispatch è il decimo film di Wes Anderson ed è stato definito una “lettera d’amore al giornalismo e ai giornalisti“.
Il film dà vita ad una raccolta di articoli tratti dal numero finale di una rivista americana pubblicata in una città francese immaginaria del XX secolo.
In occasione della morte del suo amato direttore Arthur Howitzer Jr, nato in Kansas, la redazione del French Dispatch, una rivista americana a larga diffusione che ha sede nella città francese di Ennui – sur – Blasé, si riunisce per scrivere il suo necrologio.
I ricordi legati a Howitzer confluiscono nella creazione di quattro articoli : un diario di viaggio dei quartieri più malfamati della città, firmato dal Cronista in Bicicletta, “Il Capolavoro di Cemento”, la storia di un pittore squilibrato, rinchiuso in carcere, e della sua guardia – musa; “Revisioni ad un manifesto”, una cronaca d’amore e morte sulle barricate all’apice della rivolta studentesca; e “La sala da Pranzo Privata del Commissario di Polizia”, una storia di droghe, rapimenti ed alta cucina, piena di suspense.
Il film di Wes – non riuscito nella sua struttura – arriverà nelle sale l’11 Novembre 2021 con un messaggio che va a bilanciare tutte le imperfezioni, presente nell’ultimo episodio “Maybe with good luck we’ll find what eluded us in the places we once called home“.
Credo sia tutto lì dentro, tra gli assurdi delle nostre esistenze e quelle dei personaggi incastrati nella sua estetica. Tra il tragico ed il sublime.