Esiste un pre e un post Giappone. Un anno fa preparavo la valigia e decidevo cosa fare della vita. Dalla mia: contratto come digital PR in scadenza, pratica forense trascinata, relazione d’amore fallita, collaborazioni ridicole o non retribuite per diversi blog.
Il tempo di un’attesa malata che mi deprimeva giorno per giorno. Quell’impotenza che ti soffoca e tiene ferma in stanza.
Il Post. Era il 3 Aprile, giorno di Pasqua. Una Kyoto affollatissima per l’Hanami (花見), contemplazione e celebrazione dei sakura, i ciliegi in fiore. Da ogni parte dell’isola partono giapponesi in kimono per questa incredibile e millenaria tradizione.
Bus della linea verde, Alone in Kyoto nelle cuffie bianche e la mappa per sapere la distanza esatta dalla “Passeggiata del filosofo“. Per la prima volta non pensavo a nulla. Era solo bellezza e silenzio e ve lo scrivo con le lacrime agli occhi, perché il mio cuore è lì, dove sono sicura di vivere la seconda parte di vita. E dove ho capito le parole di quella signora elegante nella chiesa di Kyoto: “Seguo le stagioni“.
Esiste un Post Giappone perché dopo ho iniziato a seguire le stagioni. Mi sono anche spogliata di tutto perché non volevo niente della mia vecchia vita. Ho scelto di portare l’essenziale, cioè il meglio che ero riuscita a costruire negli anni, amicizie comprese.
Nel Post Giappone si fanno domande, leggono libri, vedono film, imparano lingue sconosciute – inglese e francese sì, perché fino a Luglio non parlavo una parola di inglese e i miei amici possono confermare. Ed è forse questa la mia più grande battaglia.
Nel Post Giappone posso fare l’amore quando ne vale la pena, bere con moderazione, sorridere senza ritegno, mangiare senza ansia da calorie, rispondere con gentilezza, chiedere una spiegazione quando non capisco, ballare per strada, cantare per strada, rispondere in italiano quando mi sento sola.
Nel Post Giappone se ho la febbre alta non c’è papà medico che mi cura, non ci sono le amiche strette che passano da casa per farmi ridere e se diluvia mi bagno sempre i piedi.
Il Post Giappone non è facile per niente, ve lo assicuro. Infatti, non è per tutti. Arroganti, superbi, insoddisfatti, complessati, indisponenti durerebbero davvero poco. Chi si lamenta è fuori senza passare dal VIA.
Gli altri cosa vincono? Onestamente non lo so. Per ora resto qui, non mollo mica. Ho imparato anche ad apprezzare l’attesa. I’m waiting for HANAMI – 花見. IM