(Foto di Noemi La Croix)
Sappiamo perfettamente, con dati ISTAT alla mano, quanto questa tipologia di uomini si sia diffusa negli ultimi anni. Si parla addirittura di un vero e proprio dominio. La categoria in questione è quella dell’ “UOMO TRECA**I”.
Ma chi è realmente l’Uomo Treca**i? Scopriamolo insieme. L’ Uomo Treca**i è colui che nonostante le scarse doti (fisiche e non solo) si considera comunque IL MIGLIORE. In questo caso riconoscerlo sarà semplicissimo: non cerca mai di reinventarsi, infatti le sue frasi tipiche saranno generalmente sempre le stesse:
1. “Guarda che le donne pagherebbero per venire con me”
2. “Io ho la fila là fuori”
3. “ Sto uscendo già con due persone contemporaneamente”
4. “Non puoi neanche immaginare quante donne ho avuto”
5. “ Faccio un’accurata selezione”
6. “Non per vantarmi ma io sono Io”.
7. “Io saluto solo chi mi pare”.
Se almeno una volta nella vita avete sentito una di queste frasi, ci siete cascate anche voi. Non disperate, ora non vi sentirete più sole.
Per facilitarvi ulteriormente nell’individuazione, vi riporterò la mia personale esperienza. Chiameremo il mio Uomo Tre**i ‘Gastone’, ma solo per questioni di privacy. Ricordo ancora la mia prima uscita con Gastone. Non che ne seguirono altre, badate bene. Mi limitai ad una soltanto. Gastone era l’intellettualoide aristocratico dell’università. In realtà, Gastone fingeva di essere così complesso come a voler sottolineare una mente pasoliniana nel corpo di un aristocratico napoletano. Non era bello, per nulla, ma questo non lo rendeva meno interessante ai miei occhi. Gastone amava la moda italiana, come qualsiasi forma d’arte di cui poteva raccontare tradizioni ed eccellenze, durante un pomeriggio trascorso nelle sale da tea di Roma. Indossava solo Principe di Galles abbinati a scarpe delle più importanti sartorie napoletane. Gastone era in grado di discutere per ore di politica, alzando la pipa al cielo quando decideva di contrastare le mie convinzioni, per mostrare naturali doti attoriali.
Primo appuntamento. Gastone mi venne a prendere con un’ automobile elegante che sapeva di erba alpina e tabacco alla ciliegia. Aveva messo in sottofondo Tchaikovsky, Violin Concerto in D major op.35 come a ribadire ulteriormente quanto fosse FIGO lui e quanto poco lo fossi io. Poi ovviamente come tutti gli Uomini Trec**i, arriva il momento in cui si spezza la magia per un esordio catastrofico: ‘Ma cara sai che volevo chiederti? Ma sono mesi che non pratichi del sano sport? Sembri un po’ molliccia’, fissando il tessuto adiposo ben distribuito sui glutei mentre salivo nella vettura. Gastone, l’Uomo Trec**i, il vero re dell’eleganza!
Ovviamente dopo il disagio iniziale, continuavo a tirare in giù la camicia di jeans come a voler impacchettare fianchi e sedere, maledicendo le mie amiche per avermi consigliato un outfit tanto casual quando una gonna più larga avrebbe tamponato il problema. Dopo poco rinsavii, intuendo che il problema reale era nella sua testa e non nel mio aspetto. Rimase comunque l’ansia costante di una nuova agghiacciante esternazione.
Gastone continuò a ripetermi tutta la sera quanto fosse importante l’estate trascorsa sulla sua barca (panfilo, socio di Costa Crociere? Non lo sapremo mai) e di come il Barbera sorseggiato in uno dei ristoranti più chic di Trastavere potesse rendere una giornata meno grigia. Ecco, ricordo che mi ripeteva sempre: ‘Dai, parlami un po’ dei tuoi ristoranti preferiti’. Amiche avete capito bene? Parlava di ‘ristoranti’ non di ‘cucina’ né tantomeno ‘letture’ o ‘musica’, CAPITE?
Io avrei voluto spiegargli che mi sarebbe bastato un tramonto sull’Arno con del Bourbon o la visione di C’era una volta in America sul tappeto del salone di mia nonna come ragione di una vita FELICE. Poi capii subito la miglior tattica da adottare: ignorarlo. Se avessi iniziato a spiegargli questo e tutto quello che riguardava il mio di mondo, gli avrei solo confuso le idee. Purtroppo questa categoria di cui Gastone è il rappresentante non uscirà mai dai grevi e provinciali schemi mentali.
Ovviamente dopo una prima fase demolitiva della preda, Gastone da buon seduttore napoletano, passò al corpo a corpo. Rientrando personalmente nella categoria ‘dure solo allo specchio’, non riuscii a divincolarmi. Aveva delle braccia muscolose sotto il doppiopetto blu di Prussia e continuava a baciarmi come se ci trovassimo già nel suo letto a baldacchino, incurante dello sguardo dei presenti. Questa sua finta e arrogante sicurezza mi obbligava a mettere da parte gli insulti e la pochezza di quell’incontro. Inoltre, in quel periodo abbracciavo serenamente la filosofia esistenzialista ‘un limone non si nega a nessuno’.
Finito il furore e lo sfogo adolescenziale, proposi di andare a cena in uno dei suoi ristoranti ricercati . Non potevo assolutamente tornare a casa con la testa piena delle sue assurdità e lo stomaco vuoto. Fu proprio lì che si raggiunse il momento più intenso della nostra unica serata, con la famosa affermazione: ‘FILOSOFIA!!! Filosofia??? Sei laureata in filosofia? Praticamente una laurea delle merendine. Vuoi morire di fame. Si, ti sei laureata in tempo, ma adesso? Cosa pensi di fare? Su su dimmi… neanche in fabbrica potresti lavorare!”
Eh già, caro Gastone…è stata davvero una laurea inutile. Effettivamente tutti sono in grado di leggere intere monografie di Alberto Magno, Aristotele o Nietzsche. E poi cosa ti offre? Uno spirito critico? Ti apre la mente? Ti aiuta a vivisezionare la realtà? Ma sicuramente tu sarai tra quelli che poi ricerca l’aforisma su Pensieri e Parole. La sfiga degli Aforismi che fanno scena, secondo molti. Ecco, caro Gastone, tu potresti darmi proprio l’inverso di quello che questa disciplina insulsa, come l’hai definita, mi ha trasmesso negli anni. Tu sei un uomo SCONTATO, Gastone. Sei una frase fatta. Sei arido, sterile, infecondo. Tu avrai anche diamanti, principe di Galles, scarpe su misura…ma da quelli proprio non nasce niente.
Tolsi il tovagliolo dalle gambe e sorseggiai il Barbera rimasto. Aggiunsi solo ‘Stammi bene, dolcezza’ prima di andare via.
Donne, amiche, colleghe, mi rivolgo a voi. Il consiglio in questo caso è : SCAPPARE SUBITO e smettere di dare il beneficio del dubbio ai casi senza speranza. Gli Uomini Tre**i sono irrecuperabili. Lasciamoli a qualche aspirante velina o collega universitaria che cerca soltanto una sistemazione post laurea.
Isa Milk e Stefy Blood
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