di Fabiola Palumbo
Yesterday: “ma chi erano mai questi Beatles?”
Prendete la periferia di una città della costa inglese, per esempio Lowestoft. Metteteci dentro un Jack Malik qualunque (Himesh Patel), un ragazzo con un discreto talento, ma neanche tanto, innamorato della musica ma che non vive di musica, che in tenera età, durante uno spettacolo scolastico, aveva fatto una cover piuttosto interessante di Wonderwall che lo aveva fatto ben sperare oltre che guadagnare l’indefessa ammirazione di Ellie (Lily James), sua migliore amica – e forse qualcosina di più – nonché primissima fan e manager senza portafoglio. Immaginate che una sera, durante un black out di scala mondiale, Jack venga travolto da un autobus, incidente che gli costa la perdita di due denti, ma che gli fa guadagnare una inaspettata consapevolezza: nessun al mondo a parte lui (ma davvero soltanto lui?) sa chi siano i Beatles (così come non sa cosa siano la Coca Cola o le sigarette o Harry Potter), anzi, pare proprio che i Fab Four di Liverpool non siano mai esistiti. Jack, che invece inspiegabilmente ricorda tutto, nonostante qualche remora iniziale, decide di sfruttare a suo vantaggio l’occasione. Viene notato da Ed Sheeran e subito assoldato da una manager senza scrupoli. Il successo arriva ed è enorme. Tutto cambia, inclusi rapporti e certezze della vecchia vita del protagonista.
Yesterday porta la firma, forse un po’ difficile da leggere, di Danny Boyle (Trainspotting, 28 giorni dopo, The Millionaire, 127 ore), mentre la sceneggiatura, invece già più classica e riconoscibile, è di Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love Actually, veri e propri cult). Per quanto riguarda Boyle potremmo dire che con ogni probabilità non è il suo film più riuscito oppure quello più memorabile, ma nemmeno il più sgradevole degli ultimi tempi. Il risultato finale, pur non essendo un connubio perfetto del talento dei due grandi nomi che lo hanno messo in piedi, è infatti una commedia simpatica, leggera, romantica, che strappa risate divertite in svariati momenti. Carino il cast: Patel (che non ha nessun legame con il più famoso Dev, star di The Millionaire), fa bene il suo ruolo e, valore aggiunto, suona e canta tutte le canzoni del film. Lily James è bellissima, dolcissima e adorabile, come sempre, ma una menzione di merito va a Ed Sheeran non per la sua interpretazione memorabile, bensì per la simpatia, l’ironia e l’autoironia con cui ha portato avanti il suo cameo, e a Kate McKinnon, la discografica spietata e senza cuore mossa unicamente dal denaro e dal profitto. Yesterday è, a conti fatti, una commedia che si muove su più fronti e che mescola più generi. Ha qualche guizzo qua e là, non si esce dal cinema delusi, ma nemmeno esterrefatti, rimane quel qualcosa di irrealizzato, qualcosa che poteva essere detto, raccontato meglio, ma che non si sa per quale motivo non è stato fatto. Poteva portare a riflessioni più profonde e acute, ad interrogarsi sul perché anche una cosa bella come la musica, l’arte in generale, ai giorni nostri venga continuamente mortificata in favore del mero lucro e di una costante forma di omologazione a tutti i costi. Il film, che probabilmente non ambiva a essere uno sterile omaggio ai ragazzi di Liverpool, alla fine finisce per esserlo perché con chiarezza ci fa capire che “un mondo senza i Beatles è un mondo decisamente peggiore”. Grande e innegabile verità. Distribuito da Universal Pictures, Yesterday uscirà nelle sale italiane il 26 Settembre.